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La nutrizione di precisione. La carta vincente per le future vacche da latte

Smartfeed, crescita intelligente

Celtilait si erge a paladino di una nutrizione di precisione, piuttosto che di un’alimentazione iperproteica, per la fase della lattazione delle future vacche da latte. Il suo concetto Smartfeed, basato sull’equilibrio tra energia e amminoacidi, ha dato prova di efficacia.

Per qualsiasi allevatore di vacche da latte, la fase nascita-svezzamento è al centro della strategia alimentare e influenza direttamente la resa tecnico-economica della mandria. C’è chi si esprime a difesa di un’alimentazione ricca di proteine, ma dal canto suo, Celtilait predilige la nutrizione di precisione per ottimizzare l’efficacia alimentare. Durante la fase della lattazione, l’obiettivo è quello di raddoppiare il peso della giovenca tra la nascita e lo svezzamento, quindi la crescita deve essere forte e costante. Nel corso di questa fase di nascita-svezzamento, la crescita spiega il 22% del divario nella produzione di latte durante la 1a fase di lattazione tra due mandrie (Soberon et al, 2012).

Energia e amminoacidi

Smartfeed, il concetto di nutrizione di precisione di Celtilait, poggia su 2 pilastri fondamentali: l’energia e gli amminoacidi. Il fabbisogno, soprattutto energetico e proteico, dei vitelli dipende dal peso vivo e dalla crescita dell’animale. L’apporto energetico costituisce il primo fattore di crescita. Se non viene soddisfatto il fabbisogno energetico, la crescita subisce una battuta d’arresto. Dal canto suo, il fabbisogno proteico dipende dall’apporto energetico. Tuttavia, oltre a rispondere al fabbisogno proteico, è importante prendere in considerazione anche la necessità di soddisfare il fabbisogno di amminoacidi. La giovenca ha un fabbisogno di amminoacidi essenziali che non è in grado di sintetizzare e che deve reperire per forza nell’alimentazione. L’apporto di questi amminoacidi indispensabili consente alla giovenca di sfruttare meglio l’azoto contenuto nella proteina ingerita, migliorando così l’efficacia alimentare e limitando gli scarti. Se il tasso di proteine e di amminoacidi del mangime è insufficiente, l’energia ingerita in eccesso viene immagazzinata dall’animale sotto forma di grasso. La filosofia di Celtilait si basa quindi sull’idea di fornire la giusta dose di proteine equilibrate in amminoacidi al fine di valorizzare al meglio la razione di mangime.

Celtilait Up! In effetti è inutile fornire un alto tasso di proteine se non sono equilibrate, come nel caso di strategie alimentari basate su di un mangime da allattamento ricco di proteine. L’apporto di amminoacidi di sintesi consente di correggere questo squilibrio in toto o parzialmente, come nel quadro della formulazione di Celtilait Up. Grazie a questo metodo, si hanno meno scarti perché la maggior parte degli amminoacidi viene sfruttata dall’animale per produrre proteine, generando meno inquinamento, soprattutto di azoto. Così viene utilizzato al 100% il 19% delle proteine vere di Celtilait Up.

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